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lunedì 29 dicembre 2008

Questa città non ci morirà tra le braccia

Sera d'inverno sera di nebbia...città desertica e tutt'intorno rumore..gli sfrizionanemti dei bolidi sulla statale...freddo rompi collo e cerchiamo riparo per caso nei centri commerciali..abbiamo scrutato le offerte fatto i dovuti conti del nostro patrimonio..abbiamo lasciato ammazzare il tempo...in attesa di qualcosa...andiamo a vedere le luci della centrale elettrica...che stasera suonano qui...e col biglietto in prevendita abbiamo pure risparmiato uneuro..nel suicidio dei minuti percorrere con calma le vie dei quartieri universitari dei monolocali degli asili nido e degli ospedali...le luci fioche sottonebbia neon scalfiti dai colpi bassi del tempo...timbri ultravioletti sulle nostre mani fredde...poi canali ci passa accanto e il suo viso scavato sembra una valle di ricordi...lui e vasco iniziano a martorizzare le chitarre e a bagnarci ricoprendoci di brividi...il coro collettivo s'espande e ci prendono a sportellate il cuore...poesie dagli anni zero......
tornare poi a casa senza neanche sapere come...abbiamo passato del tempo a fotografare insegne e luci che ci accompagnavano lungo la strada...i piani architettonici degli architetti nipponici..i graffiti sui muri...i bar con poca gente....ed in tutte queste visioni e parole......vedere scorrere il nostro fiume.....

venerdì 19 dicembre 2008

Waiting For Something

Intanto i ragazzini corrono contenti ad accoglier natale...lasciando da parte scuola e libri...in città inizia ad incresparsi lo smog e quel reticolo formato dagli spigoli dei palazzi diventa sempre più insopportabile....porche anime distratte, brutte e ammirevoli..ammirate da loro stesse dai loro regali dalle loro azioni dal loro modo di camminare di quanta personalità abbiano e di come siano vitali di come se la godano di come siano libere...quando la gabbia più grande è il loro cervello....e ci sono miliardi di gomme bucate sulla strada...i negozi adesso hanno vetrine listate a festa..ma se qualcuno dovesse lasciarle vuote festeggeranno? andranno a prender altri detergenti per lasciarsi acidificare il ventre? o resteranno li muti?.....sotto i monumenti d'arte cadon sempre proiettili buoni....sparati da bokke di fuoco...

Piangi Piangi

piangi piangi, che ti compero una lunga spada blu di plastica, un
frigorifero
Bosch in miniatura, un salvadanaio di terra cotta, un quaderno
con tredici righe, un'azione di Montecatini:
piangi piangi, che ti
compero
una piccola maschera antigas, un flacone di sciroppo ricostituente,
un robot, un catechismo con illustrazioni a colori, una carta geografica
con bandierine vittoriose:
piangi piangi, che ti compero un grosso
capidoglio
di gomma piuma, un albero di Natale, un pirata con una gamba
di legno, un coltello a serramanico, una bella scheggia di una bella
bomba a mano:
piangi piangi, che ti compero tanti francobolli
dell'Algeria francese, tanti succhi di frutta, tante teste di legno,
tante teste di moro, tante teste di morto:
oh ridi ridi, che ti compero
un fratellino: che così tu lo chiami per nome: che così tu lo chiami.....
(Edoardo Sanguineti)

venerdì 12 dicembre 2008

La Peggio Gioventù

arriveranno i raid arriveranno i raid nelle bocche dei più deboli dei più sensibili di quelli che ancora scappano di quelli che si nascondono di quelli che spariscono dei malati più mentali degli orfanotrofi stracolmi delle botte sotto i balconi dei botti di natale la grandine arriva a spararsi sui davanzali sui canali municipali sulle antenne tumorali senso di banalità retorica persistente produttori di vitaacazzo regali sparsi sotto gli alberi volantini distribuiti e rimanendo sempre incoruttibili rimarremo noi................

venerdì 5 dicembre 2008

Creep

quando quel giorno decisi di prender casa dentro te......e abbagliata mi guardavi miscredente......non mi credevi e soprattutto non mi prendevi mai sul serio..era il tuo difetto peggiore....oltre a quello di non prender mai sonno..nonostante la ninnananna che ci cantavano le auto in città....i sogni erano poi dei lampi a ciel sereno che ci colpivano nella più profonda fase r.e.m. e solo con quelli distoglievo l'attenzione...dai tuoi occhi flashosi......un solo sguardo mi atteriva e ti perdonavo tutto....lasciandoti a bocca aperta per la profonda lucidità con cui affrontavamo conversazioni semiserie sui nostri futuri....sui tuoi passati dolorosi........e poi bagni di lacrime bagni ininterrotti rincorrendoti in preda alle tue paure...ai tuoi sfoghi personalissimi...ai tuoi baci soffici