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domenica 14 settembre 2008

Stanze Vuote

I battiti unodue unodue la pioggia sui vestiti lacrime dal cielo sugli occhi e tutt'intorno a contemplare il riposo...le foglie ingiallite i frutti caduti e la legna bagnata i prati di varichina e le distese di gocce sui paraurti e sui tetti i gatti criminali e la luna con l'alzheimer ovunque sei ci sei senza sentirti fragile aspettando che il buio venga a coprire la nebbia e le nuvole messe in aspettativa dai cani che abbaiano lontano nelle praterie e tra le reti dei canili abbandonati tra i monti imbiancati e le folate di risposte nei ristoranti le sale fumatori con la coda mettersi in fila prego e aspettare il proprio turno di gemiti e sgozzarsi con le parole a insultarsi tra le madonne e prendere a bastonate le persiane abbassate le canzoni antistress i suicidi in casa e i colpi di pistola inghiottiti dal fango gli stridi delle porte e le stanze vuote nei gelidi sospiri delle pareti bianche tutt'intorno solo polvere e perdite d'energia a vista d'occhio gli aiuti umanitari in uganda dagli aerei dei guerriglieri turchi l'eco di risposte.....

4 commenti:

buИCiA ha detto...

le notizie belle le notizie brutte la gente che non riesce a partire con l'alitalia il rosso freddo e il rosso caldo la voglia di andare e la voglia di restare la malinconia appesa a un filo un clown dal sorriso maligno con un paio di forbici in mano cado giù più giù questa notte non arriverà perchè c'ho un buco grosso dentro l'inverno attende con la bocca spalancata le telefonate irrisolte i pensieri che non arrivano a destinazione domani è un altro giorno l'unica cosa che mi viene in mente è meno male

antonio lillo ha detto...

MA DIO MIO hai contagiato anche simo!

:-)

Anonimo ha detto...

C'è odor d'autunno, tra queste righe. E di foglie bagnate dalle prime piogge torrenziali.
Che bello

Zero ha detto...

L'equilibrio la stabilità la voglia di scappare a perdifiato senza voltarsi indietro fino a raggiungere un luogo che forse nemmeno esiste o male che vada rintanarsi in una grotta a leccarsi le ferite in eterno e aspettare la fine le serate con gli amici e quelle da solo a ricordare i vecchi tempi che mai ci saranno e che forse non dovevano nemmeno esserci.

Però.. sei contagioso amico..