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giovedì 19 marzo 2009

InFiera

E adesso che la citta s'alza noi che faremo? noi siamo in piedi gia da ore e la pioggia il vento il sole non ci spaventano. rassettare e riordinare tutto prima dell'arrivo di chi c'acquista. e intanto bagnarci sotto l'acqua delle fontane vrom clap burp ad affollare le parole che scambiamo preghiere a sudest canti liturgici di purificazione. camminano lente le persone detrattori di speranze mentre gli occhi rivolgon lo sguardo altrove lontano da qui lontano da queste bancarelle affollate da questi neon sempre accesi...e siamo tutti una catena d'occhi a guardare l'orizzonte. quelli di Yussuf sono tinti d'avorio quelli di Ibrahim dune di sabbia Maneta invece c'ha dentro i suoi disegni tinte pastello Marie cascate oceaniche quelli di Tong l'eterno vagare dei pianeti...come randagi c'è la colazione da consumare e poi ancora ore a vendere...arriva la sera..Shima la bambina degli indiani cammina sul ponte..i fiumi sono in transumanza..i suoi di occhi brillano ancora di luce riflessa i lampioni accendono la riva e il pattume che vi si adagia sopra..Shima fissa quelle onde e si lascia trasportare..i fiumi vanno in lontananza...Shima li accarezza..da lontano si sente la calca dei ragazzi in piazza a divertirsi....la luna si rispecchia e Shima la guarda...per ore...estasiata..poi torna alla sua tenda...i suoi petali fendono ora quella immensa catena d'occhi.....

martedì 10 marzo 2009

P.P.P.

"Oggi ti vestono la seta e l'amore oggi è Domenica domani si muore" sopra un ponte arido. su l'asfalto rovente di secoli percorsi di mezzi pesanti polvere gialla a far da confino. i guardarail sono balaustre l'autostrada inghiotte ancora lamiere contorte...verso sera tenebre donano aria nuova nel blu si dissolve la caloria del giorno nel blu si perdono le note di pianoforti scordati...adesso se lasci morire i rumori se lasci arginare i dolori puoi sentire le ossa sfracellarsi puoi sentire una nenia di cicale a far da contorno ad un corpo che muore nel giorno dei morti...."vengo da te e torno a te sentimento nato con la luce col caldo battezzato quando il vagito era gioia"....