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giovedì 19 marzo 2009

InFiera

E adesso che la citta s'alza noi che faremo? noi siamo in piedi gia da ore e la pioggia il vento il sole non ci spaventano. rassettare e riordinare tutto prima dell'arrivo di chi c'acquista. e intanto bagnarci sotto l'acqua delle fontane vrom clap burp ad affollare le parole che scambiamo preghiere a sudest canti liturgici di purificazione. camminano lente le persone detrattori di speranze mentre gli occhi rivolgon lo sguardo altrove lontano da qui lontano da queste bancarelle affollate da questi neon sempre accesi...e siamo tutti una catena d'occhi a guardare l'orizzonte. quelli di Yussuf sono tinti d'avorio quelli di Ibrahim dune di sabbia Maneta invece c'ha dentro i suoi disegni tinte pastello Marie cascate oceaniche quelli di Tong l'eterno vagare dei pianeti...come randagi c'è la colazione da consumare e poi ancora ore a vendere...arriva la sera..Shima la bambina degli indiani cammina sul ponte..i fiumi sono in transumanza..i suoi di occhi brillano ancora di luce riflessa i lampioni accendono la riva e il pattume che vi si adagia sopra..Shima fissa quelle onde e si lascia trasportare..i fiumi vanno in lontananza...Shima li accarezza..da lontano si sente la calca dei ragazzi in piazza a divertirsi....la luna si rispecchia e Shima la guarda...per ore...estasiata..poi torna alla sua tenda...i suoi petali fendono ora quella immensa catena d'occhi.....

5 commenti:

antonio lillo ha detto...

un piccolo trip nel cuore del mondo, direi...
ma la cosa più divertente in tanto trip è stata quel vrom clap burp delle fontanelle che tanto mi ha ricordato il nostro palazzeschi ("sempre pronto a ricevere in vestaglia i bei ragazzi" come scriveva dario bellezza) ;-)

Liberty Alex ha detto...

neon,bancarelle....molto musicale...

Lorenzo ha detto...

salve poeta,
perchè mi hai abbandonato?

Ale ha detto...

un viaggio nel caos calmo del mondo..davvero emozionante..

metrovampe ha detto...

Alle visioni di quegli occhi la bella musica dei nomi che le accompagna. Mi hanno attratto i Verdena in questo bel pezzo, ed è vero, li in mezzo si pensa al saltellare dell'incendiario Palazzeschi!