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venerdì 25 luglio 2008

Notti

Notti d'estate, notti a ciel sereno con le stelle a far da sole, tanti soli che illuminano le nostre strade sconnesse e senza luci dove se ti capita puoi incontrare gli spiriti dei morti di campagna, bruciati e resuscitati secondo la tradizione. Sere che poi diventano notti a star seduto e ad osservare la poca gente per le strade, che ormai tutti sono al mare o non escono perchè c'è un film in tv, ognuno intento a leccare il proprio gelato, facendo attenzione che non si squagli e cadendo rovini i vestiti nuovi d'alta moda pronti alle sfilate sulle nostre passerelle personali, con le signore che sembrano sapere dei nostri commenti e puntualmente si ripresentano ogni sera sfoggiando vestitini che gli mettano in risalto seni e culi, mentre conversano meschinamente di questo e di quello passegiando e accomodandosi nei loro salotti a cielo aperto che hanno al posto delle poltrone sedie di plastica arrugginite, e noi a spensierare sulle loro doti extraconiugali da puttane; notti solitarie e vagabonde a scodinzolare di qua e di là, divagando sul perchè dai 15 a 30 anni le donne sembrano vipere affette da cannibalismo da portarti via il sangue, e poi magari scoppia un temporale e ci ripariamo sotto i cornicioni ad aspettare che passi, continuando a dar sfogo alle nostre filosofiche parole senza interruzione, senza lasciarle abortire nelle nostre teste dal troppo pensiero, dicendo senza freni tutto quello che vogliamo mentre il puzzo di chi sta fumando ci entra nel naso e ci scompiglia i bronchi; notti a girare in macchina di Cristian alla ricerca del giusto equilibrio mentale ascoltando Celentano e De Andrè e ridendo a qualsiasi frase sconnessa che pronunciamo "trrrrrr prisencolinensinainciusol olrait", ad inventarci storie abbassando i finestrini per respirare meglio l'odore campestre che ci circonda semprè più inquinato dalla puzza del camion della spazzatura; notti in trasferta per vedere qualche concerto che "ragà, stasera niente pogo che c'ho il mal di testa" che poi neanche lo trovi e ti devi consolare con un cornetto caldo, notti a progettare futuri sempre più vicini e ad illuderci di riuscire a trasformare questa città in un altra cazzo di città...."e intanto il tempo se ne va tra i sogni e le preoccupazioni"

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