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lunedì 24 novembre 2008

Playground

C'erano questi campetti dietro casa mia, cemento e reti sfatte, lampioni rotti e tutt'intorno erba, alberi, pietre e ancora altro cemento..........col passare del tempo e con l'aumentare del degrado erano diventati il rifugio ideale per i tossici della zona.........tra quell'erba alta iniziarono a far capolino siringhe, cotonfioc che si mischiavano ai preservativi...............................................
ricordo ancora quando una mattina trovai un cucchiaio poggiato lì per terra, la carta stagnola ancora avvolta dolcemente in un abbraccio caldo e magnetico...metallico ed anestetico...lo raccolsi...dentro l'eroina si stringeva su stessa quasi a formare una piccola piramide....umida e poco sabbiosa coi vetri infranti da una pioggia granitica coi legni saturi di etere di vita scarna di cani morti abbaiando alle saracinesche.........lo buttai per terra vicino ad una spada ancora piena.........ripassai il giorno dopo..........non c'era più................in quel nostro playground passavamo i pomeriggi a buttar calci ad un pallone e finita la partita girare tra quei resti di vita ci compiaceva.............ci compiaceva guardare i preservativi usati e anche i lacci emostatici avvitati tra di loro..............capitava che, soprattutto d'inverno quando iniziava a far buio presto, arrivassero delle auto.....rimanevano li anche dopo che c'è ne eravamo andati.....la nostra infanzia e i loro anni deceduti.....c'era un so che di poetico e struggente in quelle mattonelle sporche in quel ghiaccio che s'andava a formare quando nevicava in quei strani abitanti che di notte popolavano i nostri futuri pomeriggi, troppo azzurri e lunghi e per loro......adesso li hanno ristrutturati e con loro anche i campetti...........al posto delle mattonelle c'è un bel prato d'erba sintetica e nel campo da tennis non si giochera più con una rete strappata e con le crepe nel cemento.........ma col passare degli anni è scappata via da la anche la poesia.......che stava dentro una siringa riempita male............

1 commenti:

antonio lillo ha detto...

romanticismo dell'outsider... l'ho conosciuto anch'io, isacco... ne sono stato succube per anni...

però davvero, per esperienza, quando si parla di una siringa non c'è nessun romanticismo in chi la impugna... solo tanta tanta pena...

e qualcuno, a essere più cinici, l'avrei preso pure a schiaffi...