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lunedì 4 agosto 2008

L'autostrada

Camminiamo ad alta velocità su questa ammasso di catrame in mezzo ai campi coltivati d'una volta, che ormai oggi se va bene le verdure crescono rinvigorite dalla diossina, lucide metallizzate con un nuovo sapore da apprezzare. Andiamo a rincorrere questa notte col fiato in gola inseguiamola fino alla fine del buio e facciamola nostra, lasciamo guidarci dalle stelle e dalle luci accese dei negozi di centro città dei centri commerciali aperti anche di notte, dai riflessi continui delle luci dei parchi disabitati sulle periferie a densità elevata in qualunque stagione, perchè i soldi per la vacanza non ce li ha nessuno e tutti allora con le candele profumate antizanzare sul balcone a tenerle lontane, mentre si guarda la tv o si chiava provando a mettere al mondo altri disadattati, e i ragazzi del parco aggiungeranno altri nomi alla loro lista di fedeli e prepareranno altri funerali per chi se ne andrà risucchiato da una siringa riempita male o intossicato da qualche polvere nasale; osserviamo senza freni a destra e sinistra i cantieri abbandonati e i cumuli di sabbia ammassati in un angolo in attesa che si sblocchino i processi e la mafia riprenda i lavori, le gru illuminate che faticano a tenere i blocchi di cemento mentre l'autostrada pullula delle auto dei vacanzieri di ritorno dai weekend al mare, ognuna addobbata dalle sue decorazioni natalizie, e i tir autorizzati a camminare sfrecciano nelle nostre corsie di sorpasso a ricordarci che sono loro a comandare on the road, fiancheggiamo le villette a schiera insonorizzate dei quartieri residenziali provviste di prato inglese e cancello automatico, i neon a ripetizione banalizzano il nostro sfondo mobile e fanno da contorno ad altri condomini da 4 appartamenti a piano con annesso terrazzo 2x2, che fa tanto chic ma non possiamo starci in più di due; le corsie selettive intanto stanno per finire ma noi non ci siamo ancora stancati di guardare, e di guidare...

6 commenti:

antonio lillo ha detto...

parlando di pier vittorio (vedi simo) questo racconto mi ricorda l'ultimo di altri libertini, come si chiamava? autobahn mi pare (ma forse ho sbagliato la posizione dell'h)...

sei il primo blogger uomo che mi scrive, ed è... d'accordo non lo so cos'è... però mi fa piacere... questo ti dà diritto a un approfondimento da parte mia del tuo blog, che però avverrà prossimamente in quanto ho il computer a pezzi e ora sono in un internet point e come sai il tempo è denaro...

tornerò a trovarti...

passa anche tu...

al terzo quarto passaggio ti inserisco nei link, ok? (non lo faccio prima solo perchè sono pigro) ciao...

:-)

ps. isacco? di sicuro un nome con una storia, poi me la racconti, ok?

IsaccoNucleare ha detto...

altri libertini non ho ancora finito di leggerlo e non sono arrivato all'ultimo racconto, quindi mi fa piacere che il mio post sia paragonato a qualcosa di pier vittorio senza volerlo...ti linko perchè il tuo blog è veramente interessante e per quanto riguarda il fatto che sono il primo uomo a scrivere sul tuo blog mi stupisce....

il nome è il titolo di una stupenda canzone dei Verdena, non c'è nessuna storia perloquale dietro
A presto
un saluto, isacconucleare

Onigirigirl ha detto...

non ci siamo ancora stanca di guardare, e di guirdare...

Onigirigirl ha detto...

avrei voluto scrivere

"non ci siamo ancora stancati di guardare. e di guidare."

sono pessima

:)

IsaccoNucleare ha detto...

grazie mille per il suggerimento, ho aggiunto la tua frase, spero che non rivendichi il copyright...scherzo
grazie del commento
un abbraccio, isacconucleare

antonio lillo ha detto...

no, non sei il primo maschio, sei il primo blogger maschio, il primo maschio che scrive e che chiede un confronto di idee...

grazie per avermi linkato... ricambierò il favore prima possibile... appena mi ridanno il computer (purtroppo credo dopo ferragosto) e posso prendermi un pò di tempo per aggiornare un pò di cose...

ah, i verdena non li ascolto, ma mi hai messo curiosità e...